giovedì 28 gennaio 2016

Muscolo contro grasso!


Queste due masse una di grasso una di muscolo hanno lo stesso peso, come potete vedere, a parità di peso, occupano un volume completamente diverso. 



Il peso che leggiamo sulla bilancia quando ci pesiamo, comprende sia il muscolo che il grasso, quindi non ha senso "fissarsi" su un determinato numero, quanto piuttosto puntare ad una riduzione del grasso e ad un aumento della tonicità! Se miriamo ad avere una buona forma fisica non è importante quanti chili perdiamo è importante come definiamo il nostro corpo.
Spesso le "diete di moda" (tisanoreica, dukan, ecc) nella maggior parte dei casi portano a un'immediata perdita di peso seguita da una ripresa dei chili perduti, con gli interessi. Vi siete mai chiesti se i chili che si perdono inizialmente siano chili di grasso (dimagrire = perdere grasso) o di massa magra (deperire = perdere massa magra)?


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mercoledì 11 novembre 2015

Arriva l'autunno ...come stanno i tuoi capelli?

AUTUNNO!! Qualche informazione utile su come gestire la caduta dei capelli in questa stagione!

Anche se quest'autunno è ancora con temperature alte è possibile comunque che ci sia l'inizio della caduta dei nostri capelli in quanto diven­tano più deboli, fini e  si spez­zano con facilità.

I pareri sono discordanti,  alcuni ricer­ca­tori, affermano che cadono perchè subi­scono la muta, ossia il cam­bio del pelo, per ade­guarsi alla nuova sta­gione. Altri invece sosten­gono che sia dovuta a danni pro­vo­cati dagli agenti atmo­sfe­rici: sole, mare, vento principalmente.


Una caduta di 150 capelli circa al giorno non deve dare l'allarme spe­cial­mente durante il cam­bio di sta­gione, autunno su tutte.

Un metodo per capire se real­mente i nostri capelli stanno cadendo è pren­dere una ciocca di capelli e tirarla dol­ce­mente, se in mano ne riman­gono 5 , di quelli con la radice, o anche di più, signi­fica che molto pro­ba­bil­mente ne stiamo per­dendo troppi, spe­cial­mente se que­sta per­dita avviene nella zona die­tro, quella della nuca, in quanto que­sto è pro­prio l’ultimo punto in cui i capelli scompaiono.
Ci potrebbero essere anche carenze di zinco o di ferro.

Consigliamo:
una sana ali­men­ta­zione, frutta e ver­dura con­ten­gono sostanze nutrienti e fon­da­men­tali per la salute del cuoio capel­luto ( vita­mina B, acido folico, ferro e zinco).
sham­poo e bal­sami spe­ci­fici, rin­for­zanti e anticaduta.
un uso cor­retto della pia­stra, non usarla troppo spesso o a tem­pe­ra­ture troppo elevate.
asciu­ga­ture poco aggres­sive, uti­liz­zando un phon delicato.



Recenti studi scien­ti­fici hanno dimo­strato che una dieta carente di pro­teine peg­giora la con­di­zione dei capelli. Dopo una decina di giorni di dieta apro­teica, infatti, il capello subi­sce una note­vole dimi­nu­zione del bulbo e del pig­mento con atro­fia e suc­ces­siva per­dita della guaina di rive­sti­mento. Il fab­bi­so­gno gior­na­liero di pro­teine nell’uomo adulto è stato cal­co­lato dai nutri­zio­ni­sti in misura di 0,8 grammi per Kg di peso cor­po­reo. Per rag­giun­gerlo, i cibi giu­sti sono carni, uova, legumi, latte e derivati.

I capelli sono costi­tuiti da pro­teine, come la che­ra­tina, in una per­cen­tuale com­presa fra il 65 e il 95% e per il resto da acqua, lipidi, pig­menti ed oli­goe­le­menti, quindi è indi­spen­sa­bile for­nire con l’alimentazione il “nutri­mento” neces­sa­rio alla loro cre­scita e al man­te­ni­mento della loro salute.


Fre­quente è l’insufficiente apporto; di pro­teine  che cau­sano fra­gi­lità dello stelo del capello, sec­chezza, dimi­nu­zione del diametro.

Una dieta carente di pro­teine pro­voca in pochi giorni la dimi­nui­zione del dia­me­tro del bulbo dei capelli, cau­sando una per­dita del pig­mento tal­mente grave che a volte porta fino all’atrofia. Una dieta troppo povera di oli­goe­le­menti, di mine­rali o di vita­mine potrebbe cau­sare una forte caduta di capelli, anche gli effetti sono rever­si­bili, quando l’alimentazione viene cor­retta per tempo.


In caso di un dira­da­mento ecces­sivo dei capelli, che può avve­nire anche per motivi esterni all’alimentazione, come nei periodi post-gravidanza oppure in caso di situa­zioni che cau­sano al sog­getto uno stress psi­co­lo­gico ecces­sivo, si pos­sono tran­quil­la­mente con­si­gliare degli inte­gra­tori ali­men­tari: pre­pa­rati vita­mi­nici e mine­rali in cap­sule o com­presse da assu­mere per bocca, che con­ten­gono la giu­sta dose di vita­mine, mine­rali e proteine.



Herbalife risponde a tale necessità con una vasta gamma di integratori per favorire la salute e la bellezza dei nostri capelli.




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06 7698 8420 (Dist. Ind. Herbalife)

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venerdì 9 ottobre 2015

Sarcopenia!Perdita di massa muscolare! Cos'è e cosa possiamo fare!

La perdita di massa muscolare è 
un processo naturale che accelera con l’età.

Sarcopenia è un termine coniato da Irwin Rosenberg (Senior Scientist Jean Mayer SDA HNRCA Tufts University Boston, MA) nel 1988, per definire la perdita di massa e funzione muscolare con l’età. 

Il corpo umano è costituito da Massa Grassa e Massa Magra Corporea. Per massa magra si intende la parte dell’organismo costituita da sostanze non lipidiche e include tutti i muscoli, gli organi vitali, la pelle e lo scheletro.
riduzione massa muscolare - grafico

La massa magra rappresenta tra il 40 e il 70 per cento del peso corporeo ed è essenziale per il metabolismo proteico dell’intero organismo, la forza fisica, la funzionalità degli organi vitali, la funzione immunitaria, la vitalità e l’indipendenza


Con il passare degli anni, la massa muscolare tende naturalmente a ridursi. A partire dai 40 anni di età l’organismo perde circa l’8 per cento di massa muscolare ogni dieci anni e il 15 per cento ogni decade dopo i 70 anni. 
A 50 anni di età molte persone hanno già perso il 10 per cento della loro massa muscolare e a 70 anni ne avranno perso circa il 30 per cento.
Anche le malattie, gli interventi chirurgici e i periodi di immobilità in ospedale possono accelerare significativamente questo processo.



Quali sono le conseguenze di una situazione che non deve essere considerata patologica visto che ognuno di noi è destinato a perdere circa il 40% della sua massa muscolare (la diminuzione è più evidente nei maschi che nelle femmine) con il passaggio dell’età da 20 a 80 anni?

Un effetto negativo sulla mobilità, sviluppo di forza, rate metabolico e funzione respiratoria; in pratica sulla capacità del soggetto anziano di gestire una vita indipendente.

Se è pur vero che la sarcopenia inizia a comparire intorno a 40-50 anni, essa accelera la sua presenza intorno ai 75 anni. Il segno più evidente è rappresentato dalla atrofia delle fibre fast-twitch (FT), quelle che vengono reclutate durante il lavoro anaerobico di alta intensità; per questo motivo non tutti i muscoli presentano lo stesso grado di perdita tessutale. Ovviamente questo stato funzionale trova il suo esordio e uno sviluppo più appariscente presso i sedentari poiché l’attività fisica pregressa costituisce un elemento di protezione, anche se relativa, rallentandone sia l’insorgenza che lo sviluppo. 


La sarcopenia è un fenomeno in parte inevitabile con l’avanzare dell’età ma è in parte rallentabile dall’attività fisica e da un adeguato apporto proteico (studi hanno dimostrato un netto guadagno di forza muscolare nei soggetti che abbinavano una supplementazione alimentare ad un’attività fisica aerobica regolare almeno 3 volte la settimana). 

Si previene innanzitutto adottando, fin dalla giovane età, un regime alimentare completo e bilanciato e attraverso la pratica regolare di un'attività fisica, in quanto, come per l'osso, più si raggiunge un picco di massa muscolare elevato, fino a 35-40 anni di età, maggiore è la probabilità di contrastarne la perdita, poiché si parte da un livello di massa più elevato. Inoltre, all’aumento dell’età può essere associata una fisiologica diminuzione dell’introito di cibo, che a volte evolve in una forma di vera e propria anoressia, ma anche una alimentazione squilibrata, monotona e povera in proteine a causa delle difficoltà di masticazione e di vitamine ed antiossidanti per difficoltà di approvvigionamento e preparazione che può accelerare la fisiologica perdita di fibre muscolari. 

Situazione che occorre riconoscere per poter prevenire l’accelerazione del processo di sarcopenia.
Il parametro alimentare maggiormente importante nella prevenzione della sarcopenia è un adeguato apporto proteico. Il muscolo necessita di un rapporto appropriato di equilibrio tra sintesi e degradazione di proteine nelle cellule, attraverso l'introito giornaliero di proteine assunte con l'alimentazione. Una volta instauratosi uno stato di sarcopenia, non ci sono certezze in merito alla sua reversibilità con la sola alimentazione; alcuni studi hanno suggerito un possibile effetto di integrazione con aminoacidi essenziali su questa condizione.
Tuttavia, risulta importante seguire delle norme alimentari in presenza di tale condizione che permettano di non escludere degli alimenti dalla dieta, ma al contrario favoriscano il corretto apporto proteico necessario nell’anziano.



RACCOMANDAZIONI DIETETICHE GENERALI
  • Assumere un’adeguata quantità di proteine. Le raccomandazioni odierne prevedono nell'anziano l'assunzione di 0,8-1,2 grammi pro-chilo di proteine al giorno, in assenza di malattie legate all'insufficienza renale.
  • Assumere l’apporto proteico giornaliero distribuito durante i tre pasti, non bisogna quindi assumere proteine solo a pranzo o a cena. L'assunzione corretta di aminoacidi ad ogni pasto è una condizione fondamentale per riattivare la sintesi proteica muscolare ad ogni età.
  • Apportare 25/30 grammi di proteine di alta qualità ad ogni pasto poiché insieme all'attività fisica regolare sono in grado di stimolare efficacemente la sintesi proteica muscolare e prevenire la sarcopenia.
  • Idratarsi a sufficienza. Nell’anziano può comparire un’alterazione del senso di sete che può favorire l’insorgenza di disidratazione.
  • Seguire le raccomandazioni per una corretta alimentazione nella popolazione generale in merito alla riduzione di grassi soprattutto di origine animale, di bevande ed alimenti ricchi di zuccheri e all’assunzione di adeguate porzioni di frutta e verdura
  • Variare il più possibile la dieta per consentire di assumere tutti i nutrienti necessari per l’anziano. A questo proposito, con il passare degli anni l'organismo non richiede solamente quantità crescenti di proteine, ma anche di vitamina D, calcio ed altri importanti nutrienti, essenziali per il benessere generale, la salute delle ossa e la forza muscolare.
  • Limitare le porzioni. Il metabolismo basale si riduce, di conseguenza le porzioni dovranno essere proporzionate.
  • Valutare con il proprio medico l'assunzione di un supplemento nutrizionale orale completo e bilanciato che contenga proteine, vitamine ed altri componenti fondamentali, essenziali per stimolare la sintesi proteica muscolare e rallentare il decorso della sarcopenia.
ALIMENTI CONSENTITI CON MODERAZIONE
  • Vino
  • Grassi di origine animale, come burro, lardo, strutto.
  • Dolciumi: torte, pasticcini, caramelle, prodotti da forno farciti.
  • Sale. E’ buona regola ridurre quello aggiunto alle pietanze durante e dopo la cottura e limitare il consumo di alimenti che naturalmente ne contengono elevate quantità (alimenti in scatola o salamoia, dadi ed estratti di carne, salse tipo soia).
  • Bevande zuccherate come succo di frutta, cola, acqua tonica.
ALIMENTI CONSENTITI e CONSIGLIATI
  • Carne: manzo, vitello, vitellone, pollo, coniglio, tacchino, lonza di maiale, cavallo, scelte nelle parti più magre e private del grasso visibile, preparandola in polpetta, ragù o hamburger se sono presenti problemi di masticazione.
  • Pesce, alternare tutti i tipi di pesce, utilizzando anche pesce surgelato e occasionalmente, se necessario, pesce in scatola preferibilmente al naturale. Da consumare almeno 3 volte la settimana, possibilmente cotto in modo che le carni rimangano morbide.
  • Formaggi, un paio di volte a settimana, sostituire il secondo piatto di carne o uova con 100 g di formaggio fresco come mozzarella, certosino, scamorza  o con 50 g di formaggio stagionato come il Grana Padano DOP, che è possibile consumare anche giornalmente grattugiato (un cucchiaio è pari a 10 grammi) per insaporire i primi o le verdure al posto del sale. Il Grana Padano è un concentrato di latte, ma meno grasso del latte intero perché parzialmente decremato durante la lavorazione, il suo consumo incrementa l’apporto proteico ai pasti e favorisce il raggiungimento del fabbisogno giornaliero di calcio.
  • Affettati scegliere i più magri (prosciutto cotto, crudo, bresaola, speck, arrosto di pollo o tacchino), privandoli del grasso visibile.
  • Uova non sono affatto controindicate negli anziani: al contrario, rappresentano un alimento nutriente, economico e ricco in proteine. Si consiglia di consumare un paio di uova alla settimana.
  • Latte parzialmente scremato o uno yogurt magro. E’ buona abitudine consumarne ogni giorno una porzione (gli intolleranti al lattosio possono utilizzare il latte delattosato).
  • Legumi (fagioli, piselli, lenticchie…), associandoli ai cereali (ad es. pasta e fagioli, riso e piselli) oppure in minestrone. Chi non tollera i legumi perché soffre di meteorismo, può consumarli passati o centrifugati.
  • Olio extravergine di oliva a crudo nella giusta quantità per condire gli alimenti.
  • Acqua, almeno 2 Litri di liquidi al giorno (preferibilmente acqua oligominerale naturale e ricca in calcio).
  • Verdura, una porzione ad ogni pasto, cruda o cotta. Chi ha difficoltà masticatorie può scegliere verdura lessata o al vapore, centrifugata o in minestrone. La varietà nella scelta permette di introdurre correttamente i Sali minerali, le vitamine e gli antiossidanti necessari per l’organismo.
  • Frutta. Consumare ogni giorno due-tre frutti di medie dimensioni. La frutta andrebbe consumata con la buccia (ben lavata). Chi ha difficoltà masticatorie può scegliere frutta cotta o frullata o in mousse.
  • Cereali. Pane, pasta, riso e altri cereali debbono essere consumati tutti i giorni in quantità adeguate. Chi ha gravi difficoltà a masticare o deglutire, può sostituire la pasta con il semolino o la crema di riso, preferire pane morbido, eventualmente inumidito nel latte o nel brodo oppure sostituire il pane con patata lessa o purè.

CONSIGLI COMPORTAMENTALI
  • Una costante attività fisica aerobica è in grado di limitare fortemente il processo sarcopenico. Anche se la perdita di massa muscolare è progressiva e non è arrestabile, l’attività fisica resta comunque il più efficiente intervento di prevenzione e cura sia nei maschi che nelle femmine anziani. L'esercizio può essere di tipo aerobico: passeggiata, corsa leggera, nuoto, bicicletta, ma anche di controresistenza, ovvero sollevamento di piccoli pesi con l'ausilio di macchine e attrezzi in palestra.
  • Monitorare la presenza di disfagia per poter eventualmente modificare la consistenza del cibo e dei liquidi, prestando attenzione alle caratteristiche fisiche degli alimenti quali coesione, omogeneità, viscosità e dimensione del boccone.
  • Monitorare il peso corporeo per prevenire la malnutrizione. Qualora non fosse possibile rilevarlo (pazienti allettati o con difficoltà nel salire sulla bilancia) valutarne visibilmente un eventuale variazione (indumenti più larghi, cinture allacciate più strette, ecc.).
  • Uscire spesso di casa, frequentare ambienti socialmente attivi per migliorare fattori psicologici e sociali.
CONSIGLI PRATICI
  • Bisognerebbe cercare di bere anche quando non si avverte la sete, magari rendendo gradevole il sapore dell’acqua, aggiungendo un goccio di limone o consumando tisane alla frutta senza zucchero.
Avvertenze
I consigli dietetici forniti sono puramente indicativi e non debbono essere considerati sostitutivi delle indicazioni del medico, in quanto alcuni pazienti possono richiedere adattamenti della dieta sulla base della situazione clinica individuale

Herbalife risponde alla Sarcopenia con prodotti specifici che possono aiutarci nella prevenzione e nella gestione di tale avvenimento.
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domenica 23 agosto 2015

Fibre: fondamentali per una dieta sana!



Il rientro dalle vacanze ci impone una revisione anche del nostro stile alimentare, iniziamo con oggi un percorso di educazione a tavola, parliamo delle fibre!

Svolgono un ruolo importante per il benessere dell'organismo e sono considerate il fattore principale per una buona digestione e funzionalità dell'intestino.

Le fibre sono dei carboidrati complessi che in genere si trovano in tutti i cibi di origine vegetale come frutta, verdura e cereali. A differenza però di altri carboidrati complessi, le fibre non vengono scomposte facilmente dall'apparato digerente e per questo riescono a transitare in buona parte non digerite attraverso l'intestino tenue.

Esistono due tipi di fibre, solubili e insolubili, ognuno con una propria funzione nel processo digestivo.

Le fibvre solubili (presenti in cibi come avocado, broccoli, avena, lenticchie e banane) possono essere digerite dall'organismo e vengono scomposte dai batteri dell'intestino crasso.

Al contrario le fibre insolubili non possono essere digerite e vengono scomposte solo in minima parte dai batteri, le troviamo nel frumento integrale, cereali integrali, semi, frutta a guscio e verdure a foglia verde scuro.

Si consiglia di assumere ogni giorno una ricca varietà di cibi ricchi di fibre sia solubili che insolubili.

Quante ne servono:

25 gr. l'apporto raccomandato giornaliero di fibre per un adulto.(EFSA PANEL ON DIETETIC PRODUCTS NUTRITION AND ALLERGIES)

72 % la percentuale di uomini con un apporto giornaliero di fibre non sufficiente.

87% la percentuale di donne con un apporto giornaliero di fibre non sufficiente.


Herbalife risponde al fabbisogno di fibre con prodotti specifici, per maggiori info contatta il 349.3603383

Un sano consiglio... Se consumi poche fibre aumenta l'apporto in maniera graduale e bevi tanta acqua!

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martedì 5 maggio 2015

Sequestrati Thermos cinesi dal Ministero della Salute!



Vogliamo segnalare una notizia che troviamo importante, soprattutto perchè spesso i thermos vengono utilizzati per mantenere caldi alcuni liquidi destinati ai bambini, ma non solo!.

Vi riportiamo l'articolo integrale trovato su
http://www.altroconsumo.it/alimentazione/sicurezza-alimentare/attenzione-a/thermos-cinesi

All'interno di alcuni thermos cinesi sono state trovate pastiglie di amianto, peccato che in Europa sia un prodotto tassativamente vietato, anche in piccole parti. Ecco le marche che sono state sequestrate dal ministero della Salute.

Pasticche di amianto poste all’interno della camera d’aria tra le pareti del thermos: è questo il sistema usato da alcuni produttori cinesi per garantire l’isolamento termico e la resistenza al surriscaldamento delle parti in vetro. In Europa, però, la presenza di amianto nei prodotti, anche in piccole parti protette, è tassativamente vietata per la nota pericolosità di questo materiale chimico in caso di contatto accidentale e perché cancerogeno. Per questo il ministero della Salute italiano sta sequestrando decine di prodotti.


Come faccio a sapere se contiene amianto?
I thermos in questione sono "made in China" o "made in Prc (Repubblica Popolare Cinese)". In caso di rottura però può essere molto pericoloso: indossa i guanti, proteggi le vie respiratorie, metti il tutto in un sacchetto, chiudi bene e portalo alla piazzola ecologica. Se sei preoccupato o hai dubbi sul tuo prodotto riportalo al negozio o buttalo alla piazzola ecologica, ma non cercare assolutamente di aprire i contenitori per vedere se c’è dentro la pasticca di amianto, come invece consigliano alcuni siti o blog.

Le marche ritirate

Le marche dei prodotti ritirati, finora, sono:
  • Trade City Import
  • Polo Nord
  • Sonda warehous
  • Home
  • VACUUM JUG
  • Linea Casa Theo
  • SONDA
  • Termo Em Home
  • JIAH
  • Cantini

Ricordiamo che una nota del Ministero della salute precisa che il pericolo per i consumatori si registra unicamente in caso di rottura e invita comunque chi l’avesse acquistato a riportare l’oggetto presso il punto vendita per il rimborso.


In caso di rottura accidentale non toccare la pastiglia di amianto, mettere tutto in un sacchetto e avvisare l’azienda municipalizzata competente per lo smaltimento. Le foto mostrano alcuni dei modelli sequestrati negli ultimi mesi.





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lunedì 27 aprile 2015

Celiachia - alimenti concessi e non concessi!

Oggi si parla moltissimo di Celiachia, troviamo molto utile  l'articolo trovato su:
https://www.fondazioneveronesi.it/articoli/alimentazione/celiachia-lelenco-degli-alimenti-permessi-rischio-e-vietati.

Vi riportiamo integralmente il testo.

Celiachia: l'elenco degli alimenti permessi, a rischio e vietati

La lista è fornita dall'Associazione Italiana Celiachia (Aic - www.celiachia.it)

Cereali, farine e derivati
Permessi
Riso in chicchi, mais (granoturco) in chicchi, grano saraceno in chicchi, amaranto in chicchi , manioca o miglio in semi, quinoa in semi, sorgo in chicchi, teff in chicchi, prodotti dietetici senza glutine (es. mix di farine, pane e sostituti del pane, pasta)
A rischio
Farine, fecole, amidi (es. maizena), semole, semolini, creme e fiocchi dei cereali permessi, farina per polenta precotta ed istantanea, polenta pronta, malto, estratto di malto dei cereali permessi, estratto di malto dei cereali vietati, tapioca, amido di frumento deglutinato (unicamente come ingrediente dei prodotti dietetici senza glutine approvati dal Ministero della Salute; vedi “Mangiar bene senza glutine, Guida all'alimentazione del celiaco edizione 2012 o la FAQ), prodotti per prima colazione a base di cereali permessi (soffiati, in fiocchi, muesli), cialde, gallette dei cereali permessi, crusca dei cereali permessi, fibre vegetali e dietetiche, pop-corn confezionati, risotti pronti (in busta, surgelati, aromatizzati), couscous, tacos, tortillas da cereali permessi
Vietati
Frumento (grano), farro, orzo, avena, segale, monococco, kamut, spelt, triticale, farine, amidi, semola, semolini, creme e fiocchi dei cereali vietati, primi piatti preparati con i cereali vietati (paste, paste ripiene, gnocchi di patate, gnocchi alla romana, pizzoccheri, crepes), pane e prodotti sostitutivi da forno, dolci e salati, preparati con i cereali vietati (pancarrè, pan grattato, focaccia, pizza, piadine, panzerotti, grissini, crackers, fette biscottate, taralli, crostini, salatini, cracotte, biscotti, merendine, pasticcini, torte), germe di grano, farine e derivati etnici (bulgur o boulgour o burghul), couscous (da cereali vietati), cracked grano, frik, greis, greunkern, seitan, tabulè, crusca dei cereali vietati, malto dei cereali vietati, prodotti per prima colazione a base di cereali vietati (soffiati, in fiocchi, muesli, porridge), polenta taragna (se la farina di grano saraceno è miscelata con farina di grano)
Carne, pesce e uova
Permessi
Tutti i tipi di carne, pesce, molluschi e crostacei (freschi o congelati) non miscelati con altri ingredienti, pesce conservato al naturale, sott’olio, affumicato, privo di additivi, aromi e altre sostanze (a esclusione dei solfiti), uova (intere, tuorli o albumi) liquide pastorizzate prive di additivi, aromi e altre sostanze (non aromatizzate), prosciutto crudo, lardo di colonnata IGP e lardo d'Arnad DOP
A rischio
Salumi e insaccati di carne suina, bovina o avicola (bresaola, coppa, cotechino, lardo, mortadella, pancetta, prosciutto cotto, salame, salsiccia, speck, würstel, zampone, affettati di pollo o tacchino, ecc.), conserve di carne (es. carne in scatola, in gelatina), hamburger, pesce conservato al naturale, sott'olio, affumicato, addizionato di altre sostanze (a esclusione dei solfiti), omogeneizzati di carne, di pesce e di prosciutto, piatti pronti o precotti a base di carne o pesce, uova (intere, tuorli o albumi) liquide pastorizzate aromatizzate, uova (intere, tuorli o albumi) in polvere, surimi
Vietati
Carne o pesce impanati (cotoletta, bastoncini, frittura di pesce, ecc.) o infarinati o miscelati con pangrattato (hamburger, polpette, ecc) o cucinati in sughi e salse addensate con farine vietate
Latte, latticini, formaggi e derivati
Permessi
Latte fresco (pastorizzato), a lunga conservazione (UHT, sterilizzato) delattosato o ad alta digeribilità, non addizionato di vitamine, aromi o altre sostanze (ad eccezione di vitamine e/o minerali); latte per la prima infanzia (0-12 mesi); latte fermentato, probiotici (contenenti unicamente latte/yogurt, zucchero e fermenti lattici); formaggi freschi e stagionati; yogurt naturale (magro o intero); yogurt bianco cremoso senza aggiunta di addensanti, aromi o altre sostanze (contenenti unicamente yogurt, zucchero e fermenti lattici); yogurt greco (contenente unicamente latte, crema di latte e fermenti lattici) non addizionato di aromi o altre sostanze; panna fresca (pastorizzata) e a lunga conservazione (UHT) non miscelata con altri ingredienti, a esclusione di carragenina (E 407)
A rischio
Panna a lunga conservazione (UHT) condita (ai funghi, al salmone, ecc.),montata, spray, vegetale; yogurt alla frutta “al gusto di…..”, cremosi; yogurt bianco cremoso con aggiunta di addensanti, aromi o altre sostanze; yogurt greco con aggiunta di addensanti, aromi o altre sostanze; yogurt di soia, riso; formaggi a fette, fusi, light, spalmabili, vegetali (es. tofu); creme, budini, dessert, panna cotta a base di latte, soia, riso; latte in polvere, latte condensato, latte addizionato/arricchito con fibre, cacao, aromi o altre sostanze (ad eccezione di vitamine e/o minerali; latte di crescita (1-3 anni); bevande a base di latte, soia, riso, mandorle; omogeneizzati di formaggio
Vietati
Piatti pronti a base di formaggio impanati con farine vietate; yogurt al malto, ai cereali, ai biscotti; latte ai cereali, ai biscotti; bevande a base di avena 
Verdura e Legumi
Permessi
Tutti i tipi di verdura (fresca, essiccata, congelata, surgelata, liofilizzata); Verdure, funghi conservati (in salamoia, sottaceto, sott’olio, sotto sale) se costituiti unicamente da verdure e/o funghi, acqua, sale, olio, aceto, zucchero, anidride carbonica, acido ascorbico, acido citrico; funghi freschi, secchi, surgelati; tutti i legumi (freschi, secchi e in scatola): carrube, ceci, cicerchia, fagioli, fave, lenticchie, lupini, piselli, soia; preparati per minestrone (surgelati, freschi, secchi) costituiti unicamente da ortaggi
A rischio
Preparati per minestrone costituiti da ortaggi e altri ingredienti; passate di verdura; zuppe e minestre con cereali permessi; piatti pronti a base di verdura surgelata precotta (es. verdure e formaggio); patate surgelate prefritte, precotte; patatine confezionate in sacchetto (snack); purè istantaneo o surgelato; verdure conservate e miscelate con altri ingredienti; omogeneizzati di verdure
Vietati
Verdure (minestroni, zuppe, ecc.) con cereali vietati; verdure impanate, infarinate, in pastella con ingredienti vietati  
Frutta
Permessi
Tutti i tipi di frutta (fresca e surgelata); yutti i tipi di frutta secca con e senza guscio (tostata, salata); frutta disidratata, essiccata non infarinata (datteri, fichi, prugne secche, uva sultanina, ecc.); frutta sciroppata; frullati, mousse e passate di frutta costituiti unicamente da frutta, zucchero, acido ascorbico (E300 o vitamina C) e acido citrico (E330)
A rischio
Frutta candita, glassata, caramellata; frullati, mousse e passate di frutta miscelati con altri ingredienti; omogeneizzati di frutta
Vietati
Frutta disidratata infarinata (fichi secchi, ecc.)   
Bevande e preparati per bevande
Permessi
Nettari e succhi di frutta non addizionati di vitamine o altre sostanze (conservanti, additivi, aromi, coloranti, ecc.), a esclusione di: acido ascorbico (E300 o vitamina C), acido citrico (E330) e sciroppo di glucosio o di glucosio-fruttosio; bevande gassate/frizzanti (aranciata, cola, ecc.)
A rischio
Bevande light; bevande a base di frutta; bevande a base di latte, soia, riso, mandorle; bevande al gusto di caffè al ginseng; frappè (miscele già pronte, in polvere); integratori salini (liquidi, in polvere); nettari e succhi di frutta addizionati di vitamine o altre sostanze; preparati per bevande al cioccolato/cacao, cappuccino; sciroppi per bibite e granite; effervescenti per bevande
Vietati
Bevande all’avena
Caffè, the, tisane
Permessi
Caffè, caffè decaffeinato, caffè in cialde; bustina, filtro di: caffè, caffè decaffeinato, camomilla; bustina, filtro (anche aromatizzato) di: tè, tè deteinato, tisane
A rischio
Caffè al ginseng, bevande al gusto di caffè al ginseng; caffè solubili; cialde per bevande calde; the, camomilla, tisane (liquidi e preparati in polvere)
Vietati
Caffè solubile o surrogati del caffè contenenti cereali vietati (es. orzo o malto); bevande e preparati a base di cereali vietati (es. malto, orzo, segale); orzo solubile e prodotti analoghi
Alcolici
Permessi
Vino, spumanti; distillati (cognac, gin, grappa, rhum, tequila, whisky, vodka) non addizionati di aromi o altre sostanze
A rischio
Bevande alcoliche addizionate con aromi o altre sostanze (es. liquori, distillati addizionati con altre sostanze); birre da cereali consentiti e alcune tipologie di birra da malto d’orzo e/o frumento (vedi “Birra", Guida all'alimentazione del celiaco - Mangiar bene senza glutine ed. 2012, o la FAQ)
Vietati
Birra da malto d’orzo e/o di frumento (vedi “Birra", Guida all'alimentazione del celiaco - Mangiar bene senza glutine ed. 2012, o la FAQ)

Dolciumi
Permessi
Miele, zucchero (bianco e di canna); radice di liquirizia grezza; maltodestrine e sciroppi di glucosio, incluso il destrosio anche di derivazione da cereali vietati; fruttosio puro
A rischio
Cacao in polvere; caramelle, canditi, confetti, gelatine, chewing-gum; cioccolato (con e senza ripieno), creme spalmabili al cioccolato e/o alla nocciole; decorazioni per dolci (praline, codette); dolcificanti; gelati industriali o artigianali, semilavorati per gelati casalinghi/gelateria; marmellate e confetture; marrons glacées, torrone, croccante, marzapane, zucchero a velo, aromatizzato 
Vietati
Cioccolato con cereali, torte, biscotti e dolci preparati con farine vietate e/o ingredienti non idonei
Grassi, spezie, condimenti e varie
Permessi
Burro, strutto, lardo da cucina, burro di cacao; oli vegetali; aceto di vino (non aromatizzato), aceto balsamico tradizionale DOP: di Modena, di Reggio Emilia; Aceto Balsamico di Modena IGP, aceto di mele; lievito fresco, liofilizzato, secco (di birra); estratto di lievito; agar-agar in foglie; pappa reale, polline; passata di pomodoro, pomodori pelati e concentrato di pomodoro non miscelati con altri ingredienti ad esclusione di acido ascorbico (E300 o vitamina C) e acido citrico (E330); pepe, sale, zafferano, spezie ed erbe aromatiche
A rischio
Aceto aromatizzato, condimento balsamico (aceto balsamico non DOP, non IGP); besciamella, burro light, margarina e margarina light; condimenti a composizione non definita; sughi pronti (ragù, pesto, ecc.); salse (maionese, senape, ketchup, ecc.), paté, pasta d’acciughe; mostarda, dadi, preparati per brodo, estratti (di carne e vegetali); insaporitori aromatizzanti; agar-agar in polvere, in barrette; colla di pesce, gelatina alimentare; lievito chimico (agenti lievitanti), lievito fresco, liquido di birra, lecitina di soia, miso, tamari, salsa di soia; curry, tofu, vanillina
Vietati
Lievito naturale o lievito madre o lievito acido; seitan

Immagini e informazioni tratte da Google. 

sabato 11 aprile 2015

Ipertensione arteriosa! Alimenti consigliati e non!


Quando la misurazione della pressione arteriosa ci pone un valore della massima superiore a 120 mmHg o della minima superiore a 80 mmHg, si pone diagnosi di ipertensione.
Gli stili di vita moderni e l'alimentazione non sempre corretta rendono questa condizione molto diffusa. La dieta per il contrasto dell'ipertensione si basa sulla riduzione dell'assunzione del cloruro di sodio, il piu' comune sale da cucina.


ALIMENTI CONSIGLIATI.
Frutta: banane, meloni, pere (ricche di potassio, riducono l'assorbimento del sodio)
Verdura e ortaggi: patate, insalate colorate e ricche, con ortaggi e verdure di stagione.
Carne: pollo e tacchino cotto ai ferri, al vapore o lessa, condita con un filo d'olio extravergine di oliva.
Pesce: pesce azzurro
Dolci e snack: Cracker e grissini senza sale, cioccolato fondente (oltre 85% di cacao).
Cereali: pane senza sale.
Condimenti: spezie, aceto,erbe aromatiche e succo di limone.
Bevande: acqua minerale iposodica


ALIMENTI SCONSIGLIATI.(da assumere con moderazione).
Carne: manzo,agnello, vitello, vitellone, cavallo, cibi in scatola e/o precotti.
Bevande: vino.




ALIMENTI VIETATI.
Frutta secca: mandorle, noci, nocciole, pistacchi.
Verdura/ortaggi: olive, capperi sotto sale.
Carne: salame, mortadella, prosciutto crudo e cotto, speck, salsiccia, pancetta, guanciale.
Latte e derivati, formaggi: parmigiano, grana, pecorino, emmenthal, groviera, provolone, toma, taleggio, fontina, brie, scamorza.
Dolci e snack: patatine in sacchetto,  cracker, grissini, dolciumi confenzionati.
Cereali: cereali da colazione, pane e prodotti da forno freschi con sale aggiunto durante la preparazione e  la cottura, pizza bianca, focaccia.
Condimenti: sale,dado, salsa di soia, salse e condimenti già pronti, burro, strutto, alimenti conservati in salamoia.
Bevande: liquori e superalcolici.



L' articolo vuole solo costituire una guida ai dubbi alimentari più frequenti, e non intende assolutamente sostituirsi al medico specialista che va sempre consultato.

Per maggiori informazioni su nutrizione e benessere contattaci in privato e risponderemo a eventuali domande.

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